Anacardi: perché li amiamo così tanto da farci tutti i nostri fermentini?

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Caratteristiche, benefici e proprietà nutrizionali

L’anacardio è una pianta originaria del Brasile, l’Anacardium occidentale Linn, ad oggi diffusa ormai in tutti i paesi tropicali del mondo. Per crescere e generare così i suoi frutti, questo albero ha bisogno di una temperatura che può variare tra i 24 e i 28 gradi, per questo si trova solo in paesi con un clima temperato-caldo oppure secco. Il frutto dell’anacardio è composto da due parti: un falso frutto fresco, chiamato anche mela anacardio, di colore rosso, e un vero frutto secco, la mandorla o nocciola d’anacardio che è quello che generalmente consumiamo e troviamo in commercio.

Gli anacardi con cui facciamo i fermentini vengono coltivati in Burkina Faso e provengono da una filiera (produttore e fornitore) tracciata e certificata Fair Trade, questo significa che ogni fase di produzione, dalla coltivazione alla raccolta e alla lavorazione avviene nel pieno rispetto delle persone e dell’ambiente.

 

Oltre ad essere buonissimi, gli anacardi sono anche super nutrienti, infatti contengono vitamine come la K, la E, che contribuisce alla riduzione dello stress ossidativo e quelle del gruppo B come la B2, la niacina e l’acido folico, e sali minerali, come fosforo, rame, magnesio, che contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, e selenio, utile per il normale funzionamento del sistema immunitario. Sono inoltre una risorsa vegetale da cui attingere proteine per la crescita ed il mantenimento della massa muscolare. Una porzione di 30 g di questi frutti fornisce all’organismo 6 g di proteine.

Sono fonte di acidi grassi insaturi, sia monoinsaturi che polinsaturi, i cosiddetti “grassi buoni”, che rappresentano l’83% del grasso totale e inoltre sono privi di colesterolo.

Ma quanti anacardi è bene mangiare in un giorno?

È vero che la frutta secca rimane un alimento molto calorico, ed è per questo che è bene prestare attenzione alla quantità che si consuma ogni giorno.

Come ci ha spiegato la dietista e blogger, Elena Mazzetto nel suo articolo sulla frutta secca (qui, se non lo avete ancora letto), l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica una quantità giornaliera di 30 g per la frutta secca in generale, e quindi anche per gli anacardi, per un adulto medio sano. La porzione quotidiana consigliata quindi si aggira intorno a 15-20 frutti.

Croccanti naturalmente, gli anacardi crudi hanno un sapore dolce e delicato e si prestano bene ad essere consumati come spezza fame. Nella loro versione tostata e salata sono perfetti anche per gli aperitivi. In commercio possiamo trovarli anche in crema 100% anacardi, ideali per la colazione e per guarnire i dolci in modo salutare senza mai rinunciare al gusto.

Noi li amiamo anche fermentati (ovviamente!), con l’aggiunta di acqua e di un pizzico di sale, infatti li utilizziamo per farci tutti i nostri formaggi vegetali: i fermentini della linea Fermè sono interamente a base di anacardi, mentre invece ad accompagnare gli anacardi nella produzione di Cicioni, Camelia e Grattino ci sono rispettivamente le mandorle e le noci di macadamia.

Gli anacardi hanno un sapore semplice, come già detto, dolce e delicato: questo permette di giocare con altri sapori più ricchi e decisi, come altra frutta secca più saporita o come le erbe aromatiche e le spezie naturali, che caratterizzano i fermentini della linea Fermè. Il più delicato rimane il fermentino spalmabile, ravvivato solo dall’acidità della fermentazione e da un pizzico di cipolla in polvere, poi si passa a gusti più incisivi come la paprika affumicata, il pepe nero, l’erba cipollina. Tutti quanti con un solo e unico denominatore: sono fatti con i nostri amati anacardi!

Come si fa a non amarli?

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