“Il microbioma è l’insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei microrganismi di un ambiente definito. Un ambiente definito potrebbe essere un intero organismo (per esempio, un essere umano) o parti di esso (per esempio, l’intestino o la cute).”
Queste sono le parole prese in prestito da Wikipedia per spiegare che cos’è il microbioma.
I batteri sono le forme di vita più diffuse sulla terra: sono tantissimi e di tantissime specie diverse. Molti di questi vivono in simbiosi con altri organismi, tra cui anche l’organismo umano.
Man mano che il nostro corpo entra in contatto diretto e indiretto con l’ambiente esterno, crea un proprio microbioma e fa sì che venga creato un patrimonio di microrganismi specifici che convivono con noi senza danneggiarci. Che funzione hanno?
Svolgono indirettamente un’azione protettiva da potenziali patogeni e lavorano in sinergia con il nostro sistema immunitario, rinforzandolo.
Essi si concentrano in particolare sulla flora intestinale e sono indispensabili ad essa perché:
– Aiutano l’organismo durante la digestione, secernendo enzimi e disgregando sostanze di scarto che altrimenti il nostro sistema non riuscirebbe a distruggere da solo, come ad esempio la cellulosa naturalmente presente nei cibi.
– Producono vitamine, come la K, utile per la coagulazione del sangue e aiutano l’assimilazione di altre vitamine e micronutrienti, tra cui la vitamina B12, fondamentale per il metabolismo degli aminoacidi, degli acidi nucleici e degli acidi grassi, nonché nella produzione di globuli rossi. La vitamina B12 è contenuta perlopiù negli alimenti di origine animale come carne, pesce, uova, latticini, quindi è motivo di attenzione per chi è vegano e segue un’alimentazione vegana.
– Aiutano l’organismo a difendersi dai microrganismi patogeni (batteri e virus). Alcuni di questi sono in grado di interagire direttamente con il nostro sistema immunitario, come immunomodulatori.
Il microbioma di ogni individuo è diverso e varia a seconda delle sue interazioni con l’ambiente esterno dalla nascita in poi, per questo la genetica qui ha un ruolo marginale. Il buon funzionamento del microbiota, chiamato eubiosi, è influenzato altamente dal fattore alimentazione: una dieta squilibrata, con molti zuccheri e cibi processati può comprometterlo. L’introduzione nel proprio piano alimentare quotidiano di alimenti che fanno bene al microbioma non può essere pensata come a qualcosa di isolato e limitato nel tempo, ma come parte integrante della dieta di ogni individuo, tanto più che alcuni ceppi, come i bifidi, diventano deboli se non nutriti correttamente.
Nel prossimo articolo parleremo dei cibi che aiutano il microbioma a rimanere in salute e di quale ruolo hanno gli alimenti fermentati nel mantenimento del suo corretto funzionamento.
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